Giorgio Gnoli – Consulente CRM e Temporary Manager
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ToggleUn Consulente CRM è un esperto che aiuta le aziende a implementare, ottimizzare e far adottare un sistema CRM per gestire in modo efficace le relazioni con i clienti.
Non è solo un tecnico, ma una figura strategica capace di trasformare il CRM da semplice database a motore di crescita e profitto. Lavora su processi, dati, persone e tecnologie, con l’obiettivo di aumentare le vendite, migliorare l’efficienza operativa e la customer experience.
Il Consulente CRM:
Analizza i processi commerciali e di marketing per capire come integrare il CRM nei flussi aziendali
Personalizza e configura il CRM in base agli obiettivi di business
Automatizza le attività ripetitive per liberare tempo e risorse
Integra il CRM con altri sistemi aziendali (ERP, e-mail, marketing, HR…)
Forma il team interno per garantire un utilizzo efficace e diffuso
Monitora le performance e propone miglioramenti continui
È il punto di riferimento tra business e tecnologia: porta risultati concreti e misurabili.
Il mercato del lavoro italiano mostra una forte domanda di consulenti CRM, spinta dalla crescente adozione dei sistemi CRM nelle aziende.
Su LinkedIn si trovano oltre 1.000-2.000 offerte di lavoro aperte per posizioni come Consulente CRM, segno di un mercato in fermento.
Anche Indeed evidenzia questa tendenza: i suoi analisti segnalano una forte richiesta di specialisti CRM, poiché le imprese riconoscono sempre più l’importanza di gestire efficacemente le relazioni con i clienti
Tuttavia, l’offerta di professionisti con esperienza adeguata fatica a tenere il passo. In generale, circa il 40% delle figure professionali ricercate in Italia risulta di difficile reperimento me il consulente CRM non fanno eccezione.
Molte aziende segnalano carenza di candidati con la necessaria seniority ed esperienza, tanto da dover spesso puntare su formazione interna o sul network di conoscenze per reclutare talenti
Questo mismatch si traduce in un mercato competitivo per i datori di lavoro, con consulenti CRM qualificati che possono negoziare condizioni vantaggiose.
Stipendi medi: in base ai dati Indeed, la retribuzione media di un consulente CRM in Italia è intorno ai 34.700 € annui it.indeed.com. variando in funzione di esperienza e settore. Altri ruoli correlati mostrano valori simili: ad esempio un CRM Specialist guadagna circa 38.400 € l’anno, mentre un CRM Analyst circa 29.900 € it.indeed.com
. La tabella seguente riassume alcune cifre indicative:
Figura professionale | Stipendio medio annuo |
---|---|
Consulente CRM | ~34.700 € |
CRM Specialist | ~38.400 € |
CRM Analyst | ~29.900 € |
Da notare che le competenze richieste a un consulente CRM spesso includono la padronanza di piattaforme leader di mercato.
OsservatorioCRM ci conferma che In Italia Salesforce si conferma il CRM più diffuso (41% di penetrazione), seguito da Microsoft Dynamics e SAP
Di conseguenza, molti annunci di lavoro ricercano consulenti con certificazioni o esperienza su questi sistemi.
In sintesi, l’attuale panorama vede tante aziende pronte ad assumere consulenti CRM, stipendi in crescita per i profili più qualificati e una relativa scarsità di professionisti senior, delineando un mercato favorevole per chi possiede competenze CRM.
Nel prossimo futuro, il ruolo del consulente CRM in Italia è destinato ad evolversi sotto l’influsso di nuove tendenze tecnologiche e di mercato.
Gli osservatori del settore e i report internazionali convergono su alcuni filoni chiave per il 2025 e oltre:
Impatto dell’AI generativa sui sistemi CRM: l’Intelligenza Artificiale sta diventando il principale trend tecnologico nel mondo CRM.
Oggi solo ~19% delle aziende italiane utilizza soluzioni di AI abbinate al CRM, ma ben il 46% pianifica investimenti a breve
In particolare l’AI generativa (es. chatbot avanzati, content generation) promette di rivoluzionare il CRM potenziando l’analisi dei dati, la personalizzazione automatica di offerte e l’automazione del customer service. Nel settore bancario, ad esempio, si prevede che l’AI generativa diventi un game changer per migliorare la competività del CRM, pur ponendo sfide in termini di costi, integrazione dati e conformità normativa.
I principali vendor stanno integrando queste funzionalità (basti pensare a Salesforce Einstein GPT o Microsoft Dynamics 365 Copilot), e il consulente CRM dovrà quindi acquisire competenze di AI applicata al customer relationship per consigliare le aziende su come sfruttarla al meglio
Diffusione di tool no-code/low-code: la semplificazione dello sviluppo applicativo inciderà sul lavoro dei consulenti CRM. Piattaforme CRM moderne offrono interfacce visuali e flussi configurabili senza dover programmare, abbassando la soglia tecnica per implementare personalizzazioni. Questo significa che una parte di attività (configurare campi, creare dashboard, flussi di lavoro) potrà essere svolta più rapidamente o anche da citizen developer. Gartner stima che entro il 2025 il 70% delle nuove applicazioni aziendali utilizzerà tecnologie low-code/no-code (contro meno del 25% nel 2020)
Per il consulente CRM ciò comporta un ruolo sempre più orientato all’advisor strategico e architetturale: invece di scrivere codice da zero, dovrà saper orchestrare questi strumenti, guidare le scelte di configurazione ottimali e garantire l’integrazione con i sistemi esistenti. La democratizzazione dello sviluppo richiede comunque governance: il consulente sarà chiamato a formare e supervisionare le risorse interne dell’azienda cliente nell’uso corretto dei tool CRM no-code.
Integrazioni omnicanale e Customer Journey unificato: l’altra grande direttrice evolutiva è l’espansione del CRM oltre il semplice database clienti, verso una piattaforma integrata omnicanale. Le aziende vogliono offrire un’esperienza coerente su tutti i touchpoint (negozi fisici, e-commerce, mobile app, social media, contact center, etc.), il che richiede di collegare il CRM con molteplici sistemi. Ad oggi c’è margine di crescita: solo circa 31% delle imprese italiane dichiara di aver già implementato un customer journey completamente omnicanale, mentre il 38% offre un’esperienza parzialmente integrata e il restante è ancora in fase di pianificazione o non prevede iniziative omnicanale.
Ciò significa opportunità per i consulenti CRM nel progettare architetture che uniscano dati e processi: ad esempio integrazioni tra CRM e piattaforme e-commerce (oggi usate dal 36% delle aziende), sistemi di marketing automation, tool di customer care multicanale, fino a soluzioni di Customer Data Platform per avere una vista unica del cliente. L’Osservatorio CRM evidenzia che il CRM da solo non basta: la sfida è eliminare i silos tecnologici e riuscire a creare una Single Customer View realmente condivisa. Nel 2025 le imprese investiranno principalmente in CRM, marketing automation e digitalizzazione processi, ma l’AI omnicanale sta salendo nelle priorità di budget (+25% rispetto al 2023). Il consulente CRM dovrà quindi presidiare l’intero ecosistema del customer journey, lavorando spesso in team multidisciplinari (IT, marketing, vendite) per disegnare soluzioni omnichannel efficaci.
L’utilizzo dei sistemi CRM è trasversale a molti settori, ma vi sono ambiti in cui la figura del consulente CRM risulta particolarmente richiesta o in forte crescita in Italia. Di seguito evidenziamo i comparti economici più rilevanti:
Retail & Largo consumo: il settore retail è stato tra i primi ad abbracciare strategie di CRM e loyalty per fidelizzare la clientela. In Italia circa il 60% delle aziende retail ha già attivato un sistema CRM e il 70% adotta programmi di loyalty integrati, anche se non tutte sfruttano appieno questi strumenti. La spinta verso l’omnicanalità nel retail (integrazione tra negozio fisico, e-commerce, app, etc.) genera forte domanda di consulenti capaci di implementare piattaforme CRM che gestiscano campagne marketing personalizzate, programmi fedeltà e customer analytics. La crescita dell’e-commerce e l’analisi dei dati di vendita spingono i retailer a investire in progetti CRM complessi, spesso affidandosi a consulenti esterni per guidare l’implementazione e l’integrazione con i sistemi di cassa, inventory e supply chain.
Servizi finanziari (Bancario & Assicurativo): banche e assicurazioni hanno accumulato enormi basi clienti e considerano il CRM uno strumento strategico per la gestione della rete commerciale e del customer care. Si stima che la quasi totalità degli istituti finanziari di medio-grandi dimensioni disponga di una piattaforma CRM avanzata. In ambito bancario sta emergendo in particolare l’uso dell’AI nel CRM per migliorare la segmentazione e il targeting: secondo gli esperti, l’AI generativa offrirà vantaggi come personalizzazione delle offerte in tempo reale e consulenza automatizzata ai clienti, aumentando la competitività delle banche sul fronte della relazione col cliente. Questo trend porta le banche a cercare consulenti CRM con competenze sia su soluzioni tradizionali (ad es. CRM per gestire le filiali e i gestori) sia sulle nuove integrazioni AI. Anche nel settore assicurativo, l’omnicanalità (agenzie, web, mobile) richiede progetti CRM complessi: i consulenti sono coinvolti nel creare viste uniche del cliente per agenti e broker, e nell’automatizzare processi di cross-selling/up-selling basati sui dati.
Telecomunicazioni e Media: le telco sono state pioniere nell’utilizzo di piattaforme CRM per gestire milioni di clienti su scala nazionale. Gestire un cliente telefonico richiede la tracciabilità di interazioni su call center, app, negozi e web: per questo gli operatori telefonici investono costantemente in soluzioni CRM e contact center omnicanale. Il consulente CRM in questo settore viene spesso coinvolto in progetti di integrazione tra CRM, sistemi di billing, piattaforme di provisioning dei servizi e strumenti di marketing. Allo stesso modo, aziende media (TV, utilities digitali) puntano sul CRM per personalizzare l’offerta di contenuti e servizi. La domanda di consulenza CRM rimane alta per supportare migrazioni a nuove piattaforme cloud e per implementare funzionalità innovative (es. self-care via chatbot AI integrati al CRM).
Industria manifatturiera e B2B: storicamente le imprese manifatturiere (soprattutto B2B) erano meno mature sul fronte CRM rispetto ai settori B2C, ma negli ultimi anni c’è stata un’accelerazione. Secondo un osservatorio del Politecnico, circa il 70% delle aziende italiane dispone ormai di una piattaforma CRM anche in ambito B2B, sebbene molte la utilizzino ancora solo per anagrafiche e vendite di base. La necessità di adottare approcci data-driven anche nelle vendite industriali (es. gestione pipeline commerciali, configurazione offerte complesse, gestione dei dealer/distributori) sta facendo crescere la richiesta di consulenti CRM specializzati nel B2B. In settori come il manufacturing avanzato, l’automotive e la componentistica, i consulenti CRM aiutano a integrare il CRM con sistemi ERP, a implementare moduli di sales force automation e a sviluppare dashboard di analytics per la direzione commerciale. Inoltre, con l’avvento di Industry 4.0, anche il service post-vendita (manutenzioni, ricambi) viene gestito tramite CRM, ampliando il campo di azione di questi progetti. La figura del consulente CRM in ambito industriale deve spesso combinare competenze di processo (gestione account, canale indiretto) con capacità tecniche di integrazione dati provenienti da diverse fonti (es. IoT, sistemi di produzione).
Sanità e settore farmaceutico: anche il mondo Healthcare sta scoprendo il valore del CRM, soprattutto nelle strutture private e nella farmaceutica. Ospedali e cliniche private implementano CRM per gestire il rapporto con il paziente/cliente: prenotazioni, follow-up, campagne di prevenzione personalizzate. Le aziende farmaceutiche e di dispositivi medici usano il CRM per gestire le relazioni con medici, farmacisti e altri stakeholder, in logica B2B2C. Negli ultimi anni sono nati progetti di Patient Relationship Management e CRM omnichannel in sanità (es. portali paziente, app di telemedicina collegate al CRM) che richiedono consulenti capaci di affrontare temi di integrazione complessi (collegamento con sistemi clinici, rispetto della privacy GDPR, ecc.). Pur essendo un ambito emergente, la crescita degli investimenti digitali in sanità (anche stimolati dal PNRR) lascia prevedere un aumento della domanda di specialisti CRM per questo settore nei prossimi anni.
In tutti questi comparti, il denominatore comune è che il CRM viene ormai visto come infrastruttura chiave per la customer experience.
Le aziende che operano nel retail e nei servizi al consumatore hanno fatto da apripista, ma anche nei settori tradizionalmente meno customer-centric sta montando l’onda della digitalizzazione delle relazioni.
Di conseguenza, il ruolo del consulente CRM risulta pervasivo e in crescita trasversale: le sue competenze vengono richieste ovunque vi sia la necessità di mettere il cliente al centro attraverso tecnologia e dati.
Per diventare consulente CRM serve una combinazione di competenze tecniche, strategiche e analitiche.
Conoscenza delle principali piattaforme CRM (Salesforce, HubSpot, Zoho, Dynamics…)
Capacità di leggere i processi aziendali e migliorarli
Esperienza nell’analisi dei dati e nelle automazioni
Competenze comunicative e didattiche per formare il team
Tengo corsi di formazione per imprenditori, sales & marketing manager, e professionisti che vogliono diventare autonomi nella gestione del CRM e usarlo davvero per vendere di più.
Puoi trovarmi anche su Learnn con il mio corso CRM B2B su Learnn Expert e prenotare un’ora con me.
CRM Manager e Consulente CRM hanno ruoli diversi:
Il CRM Manager è una figura interna, responsabile dell’uso quotidiano del sistema e dei report. Coordina l’adozione interna e monitora i KPI.
Il Consulente CRM è una figura esterna, coinvolta per analizzare, progettare, riorganizzare e rilanciare il sistema CRM, spesso con una visione più strategica e trasversale.
Il CRM Manager gestisce.
Il Consulente CRM ottimizza per crescere.
Io spesso appartengo alla seconda categoria.
Hai bisogno di un consulente CRM se:
Il tuo team non usa il CRM o lo usa male
Il sistema è solo un contenitore di dati, senza impatto sul business
I processi di vendita non sono chiari o misurabili
Usi ancora Excel per gestire opportunità e clienti
Hai dati disorganizzati o duplicati
Non sai quale CRM scegliere o come integrarlo con gli altri strumenti
Spesso mi viene fatta questa domanda, specialmente da chi si avvicina a questo mondo. La risposta non è sempre semplice. Di certo, dipende dalla dimensione, dal settore e dai tuoi obiettivi.
CRM | Ideale per… |
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Salesforce | Grandi aziende con processi complessi |
HubSpot CRM | PMI e startup che vogliono semplicità + potenza |
Zoho CRM | PMI che cercano flessibilità e buon prezzo |
Pipedrive | Vendite con pipeline molto strutturata |
Microsoft Dynamics | Aziende che usano già Microsoft Office e Teams |
Un consulente ti aiuta a scegliere il CRM giusto, evitando errori costosi.
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