Stai mandando email dal CRM, giusto? Hai preparato una bella campagna, scritto un oggetto accattivante (secondo te), messo un bel bottone con scritto “Scopri di più”, impostato l’orario d’invio… e via.
Ma funziona?
Perché il punto è questo: mandare una newsletter non basta più, e non è nemmeno una cosa così “cool” ormai. È diventata un’abitudine. Un po’ come dire “abbiamo un CRM” e poi usarlo solo per tenere i contatti. (Eh sì, succede spesso — se non mi credi, leggi questo).
Ecco il punto: se hai un CRM decente, hai anche un laboratorio per testare e migliorare ogni singolo invio.
E l’A/B testing è tipo il cacciavite svizzero di questa cosa.
Ma cos’è davvero l’A/B testing (e perché serve nel CRM)?
In pratica fai due versioni della stessa email: magari cambi solo l’oggetto, o il testo del bottone.
Spedisci la A a un gruppo, la B a un altro, e poi guardi i dati. Fine.
Non è rocket science. Però — e qui arriva il bello — le differenze nei risultati a volte sono assurde.
Tipo: una volta ho testato due oggetti molto simili, cambia solo una parola. Uno faceva +47% di aperture rispetto all’altro. Cioè, metà lista stava ignorando la promo solo per colpa di… una parola diversa. Fa pensare, no?
Comunque: Salesforce Marketing Cloud queste cose le ha integrate, ma anche con Mailchimp o ActiveCampaign ci arrivi tranquillamente. Basta avere voglia di mettersi lì. O qualcuno che te lo imposti — se vuoi, ne parliamo qui.
Cosa puoi testare davvero?
Allora, se cambi tutto insieme… non stai testando.
Stai lanciando dadi a caso.
Quindi: scegli UNA cosa alla volta. Ecco alcune idee (molto pratiche) su cosa testare:
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L’oggetto dell’email — è la porta d’ingresso. Se non funziona, il resto non conta.
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Il preview text — quello che si legge prima di aprire.
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Il bottone — tipo “Scopri ora” vs. “Richiedi l’accesso”.
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Il layout — a una colonna, con immagini, con emoji, senza.
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L’orario — invii di sera? Al mattino? Di sabato?
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Il tone of voice — professionale o chiacchierone?
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Il segmento — stessa mail a due gruppi diversi, per vedere chi reagisce meglio.
🧠 Qui c’è una risorsa utile se vuoi fare segmentazione fatta bene:
👉 Come il CRM potenzia la segmentazione e la personalizzazione commerciale
Esempio concreto: promo in partenza. Quale oggetto vince?
Facciamo finta che tu stia lanciando una promo flash.
Hai due versioni pronte:
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Email A: oggetto “Ultimi giorni per approfittare dell’offerta!”
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Email B: oggetto “Offerta riservata per te – scopri i dettagli”
Le invii al 10% del pubblico, metà e metà. Aspetti 24 ore.
Email B vola: +35% di aperture. Boom.
A quel punto, mandi la B al restante 90%.
Risultato?
Più aperture, più clic, più vendite. E soprattutto: un dato in più su cosa funziona per il tuo pubblico.
Un mattoncino in più per costruire la strategia giusta.
Ma quando ha senso smettere di testare?
Bella domanda.
La risposta è: quando hai capito quello che dovevi capire.
Tipo:
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Una variante sta vincendo da giorni → ok, è ora di chiudere il test.
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I numeri sono stabili → bene.
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Non ci sono eventi esterni strani → tipo fiere, Black Friday, ecc.
In quei casi… fine. Archiviamo e avanti.
Ma poi ci sono i momenti in cui devi ricominciare a testare:
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Hai un nuovo prodotto o servizio
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Cambia il tuo pubblico
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I numeri iniziano a calare
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Stai facendo rebranding
📍 Se ti stai rifacendo la strategia CRM (o stai cercando di capire da dove partire), ti consiglio questa guida:
👉 Strategie di fidelizzazione clienti con il CRM
Senza un CRM… testare è un po’ come cucinare al buio
Te lo dico sinceramente: fare A/B testing senza un CRM serio è frustrante.
Perché ti servono cose come:
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Segmenti puliti (niente doppioni, niente liste stantie)
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Invii automatizzati (non a mano, dai)
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Dashboard per leggere i risultati senza dover esportare mille Excel
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Integrazioni tra email, social, advertising, etc.
Anche un CRM low cost può andare bene. L’importante è iniziare a usarlo sul serio.
Se vuoi capire quanto ti conviene, c’è questo tool che ho creato per i miei clienti (e che uso anch’io onestamente):
🧮 Calcolatore ROI CRM – ti dà un’idea precisa di quanto può valere per te l’ottimizzazione via email.
Quindi: testare + CRM = meno sprechi, più risultati
Facciamo un recap al volo?
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L’A/B testing non è difficile, ma va fatto con metodo.
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Serve per capire cosa funziona davvero, senza affidarsi all’intuizione.
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Se hai un CRM, puoi farlo meglio. Più in fretta. E con più impatto.
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Testare ti aiuta a non buttare soldi, tempo e attenzione dei tuoi utenti.
E se ti stai chiedendo “ok ma da dove parto?”, direi da qui:
📘 Guida passo passo: come implementare un CRM per la tua attività
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A presto,
Giorgio
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