Giorgio Gnoli – Consulente CRM e Temporary Manager

Ok, partiamo da una cosa semplice: puoi avere la migliore email del mondo, scritta con cura maniacale, piena di offerte e call to action perfette, ma se le tue email finiscono nello spam o non arrivano proprio… è come se non le avessi inviate.

Questo succede spesso perché si sottovaluta la deliverability, cioè la capacità delle email di arrivare davvero nella casella di posta in arrivo e non perdersi in qualche cartella spam dimenticata. E indovina un po’? Il tuo CRM gioca un ruolo fondamentale in tutto questo.

Deliverability: non è solo “non rimbalzare”

Spesso si pensa che se un’email non rimbalza, tutto sia ok. In realtà no. La deliverability riguarda che le email siano effettivamente viste e lette. Se i provider (Gmail, Outlook, ecc.) vedono che i tuoi destinatari non aprono mai le mail, o peggio, le segnalano come spam, la tua reputazione come mittente scende, e con lei la possibilità che le tue prossime email arrivino in inbox.

Allora, a cosa serve davvero il CRM?

Se pensi che il CRM sia solo un elenco di contatti, ti sbagli. È un vero e proprio strumento per capire chi sono i tuoi iscritti, cosa vogliono e come si comportano con le tue email. Così puoi:

  • Inviare solo a chi è davvero interessato

  • Segmentare in modo intelligente, non a casaccio

  • Personalizzare messaggi che non sembrano messaggi standard

Così facendo, migliori la reputazione del mittente e aumenti le probabilità che le tue email finiscano dove vuoi, non nello spam.

I miei consigli per migliorare la deliverability (e non farti odiare dai tuoi iscritti)

  1. Double opt-in, sempre. So che sembra un passaggio in più e un po’ noioso, ma serve davvero per evitare iscrizioni sbagliate o spammer nascosti.

  2. Pulisci la lista spesso. Chi non apre da mesi? Prova a riattivarlo, se no bye bye. Meno gente inattiva = meno rischio di finire nello spam.

  3. Scrivi contenuti onesti. Niente frasi fatte o link strani. Parla come parli, sii utile e chiaro. Le persone apprezzano, anche se non lo dicono sempre.

  4. Non essere un martello pneumatico. Meglio mandare meno email ma buone, che bombardare con 3 email a settimana e far scappare tutti.

E la reputazione del dominio?

Non è roba da trascurare. Troppe email ignorate o segnalate = blacklist. E uscirne è un casino. Il CRM ti aiuta a tenere tutto sotto controllo, così sai quando è ora di cambiare strategia.


Se ti interessa approfondire, sul mio blog trovi una guida completa al CRM che spiega tutto quello che ti serve per iniziare (e per non sbagliare).

Se invece vuoi qualcosa di più avanzato, tipo come usare Salesforce Marketing Cloud, ti do una panoramica utile che ti farà risparmiare un sacco di tempo.


Morale? CRM e deliverability non sono due cose separate: se trascuri una, l’altra soffre. E nel mondo dell’email marketing, questo fa tutta la differenza.

Se vuoi, ti do una mano a scegliere il CRM giusto o a migliorare la tua strategia email. Scrivimi pure, ok?

Ah, e se ti va, leggi anche questo articolo sul CRM per piccole imprese. Ti potrebbe tornare utile.