Giorgio Gnoli – Consulente CRM e Temporary Manager

Ormai da alcuni anni mi definisco growth hacker / rain maker, attribuendo a me stesso tanti titoli fighi, anche se quando ho iniziato a lavorare il mondo digitale e compravo domini non conoscevo neppure Google Analytics.

Durante l’attività lavorativa spesso mi sono trovato a confrontarmi con persone che volevano il growth hacker, il business developer, ma che poi non sapevano bene cosa facesse (e a cosa servisse) questa persona.

Dato che spesso io per primo voglio buttarmi in side-project più grandi di me, in maniera disordinata e arraffona, ho deciso di scrivere un blocco note digitale di tutto quello che ho letto/visto nel corso degli anni.

Indice

  • intro
    VALIDATION 
  • basi del growth hacking
  • prodotto
  • marketing e distribuzione
    GROWTH
  • acquisizione, revenue e referral
  • activation, engagement e retention
    SCALING
  • misurazione e tenting
  • advanced

Intro

  • Chi è il growth hacker: una persona che segue i processi che permeano tutta l’azienda, non coordina le persone, se non un team growth
    • Cosa deve conoscere il growth hackerprodotto, marketing, analytics, comprensione del mercato.
      Lo specialista ne conosce una o al massimo due verticalmente, il growth hacker invece lavora e comunica, trasmette a tutta l’azienda tutto il suo orientamento alla crescita
    • Qual è il profilo del growth hacker: il growth hacker ha solitamente un profilo multi-potenziale (vedi TED talks di Emilie Wapnick) che è competente su tante materie e che può coordinare degli specialisti in un team growth. Attenzione però che il growth hacker NON è uno specialista, perché la crescita è un lavoro di squadra.
    • Qual è il curriculum del growth hacker il growth hacker ha un cv variegato, difficilmente passa decenni nella stessa azienda, proprio perché per sua natura ama la sfida, l’intraprendenza e ama affrontare e risolvere problemi di varia natura, sempre con soluzioni, idee nuove, provenienti da altre attività.
  • Qual è la differenza tra marketing e growth hacking: il growth hacking è una sperimentazione continua sul marketing e sul prodotto. Il growth hacking USA il marketing e il prodotto per i suoi test. Ergo, se gli esperimenti lean e agili del GH funzionano, questi “passano” al marketing perché sono diventati best practice.

Le basi del growth hacking

  • Chi è il growth hacker: una persona che segue i processi che permeano tutta l’azienda, non coordina le persone, se non un team growth