Giorgio Gnoli – Consulente CRM e Temporary Manager

CRM e Marketing Automation: perché funzionano solo insieme

CRM e Marketing Automation: perché funzionano solo insieme

CRM e Marketing Automation vengono spesso vissuti come due strumenti separati. Dal punto di vista funzionale, in parte lo sono. Dal punto di vista strategico e di business, no.

Il CRM è per sua natura cross-funzionale: impatta marketing, vendite e customer care. È il centro di gravità dell’azienda.

Nel corso della mia esperienza l’ho sempre definito come una sorta di stella centrale o, se preferisci, come un data lake operativo: il luogo dove i dati di contatto vengono raccolti, mantenuti coerenti e soprattutto attivati.

Le 3 anime del CRM

 

Il CRM come baricentro: marketing, vendite e customer care

Il CRM ha tre anime principali:

  • marketing
  • vendite
  • customer care

Tutto passa da lì. Se il CRM non è il centro, le automazioni diventano scollegate e inutili.

Attivare i dati del CRM significa usare la Marketing Automation non per il gusto di automatizzare, ma per monetizzare i dati.

Le automazioni devono avere senso di business:

  • generare fatturato
  • migliorare l’efficienza commerciale
  • arricchire il profilo del cliente

Automatizzare “perché il tool lo permette” è uno dei motivi principali per cui i CRM falliscono.

Dati, personalizzazione ed esperienza cliente

I clienti vogliono esperienze personalizzate.
Ma non si può personalizzare ciò che non si conosce.

Il contatto con il cliente parte da micro-interazioni fondamentali:

  • compilazione di un form
  • click su una mail
  • visita di una pagina
  • risposta a una comunicazione

Tutti questi segnali alimentano il CRM.

Sono dati comportamentali.
Ed è qui che Marketing Automation e CRM iniziano davvero a lavorare insieme.

Dati comportamentali: esempi concreti

Quando lavoravo in Salesforce, parlavamo spesso di clienti a rischio churn.

Un esempio semplice:

  • visita alla pagina di cancellazione
  • ricerca della disiscrizione

Pensiamo a Netflix. Questi segnali sono fondamentali per prevenire l’abbandono.

Lo stesso vale per l’e-commerce:

  • carrello abbandonato
  • modifica delle quantità
  • inserimento o rimozione di coupon

Sono comportamenti che indicano vicinanza alla decisione di acquisto.

Questi dati sono particolarmente rilevanti in ambito:

  • e-commerce
  • SaaS

Ma non solo.

Marketing Automation e B2B: Account Based Marketing

La Marketing Automation è centrale anche nel B2B. In particolare nell’Account Based Marketing.

Parliamo di azioni come:

  • download di un catalogo
  • email di follow-up dopo una fiera
  • alert automatici per il commerciale

Ad esempio:

“Richiama questo contatto: ha mostrato interesse su un contenuto specifico”.

Qui il CRM diventa uno strumento di coordinamento reale tra marketing e vendite.

Vista a 360 gradi del cliente

Arricchimento dei dati e contesto commerciale

Oggi al CRM vengono affiancati strumenti come Clay, Lindy e altri tool di enrichment.

Servono a:

  • arricchire i dati del contatto
  • raccogliere informazioni sull’azienda
  • capire il comportamento del prospect

L’obiettivo è semplice: permettere al commerciale di sapere con chi sta parlando.

Molte volte basterebbe una ricerca su LinkedIn o Facebook. Ma se il CRM raccoglie e centralizza queste informazioni, il valore aumenta in modo esponenziale.

Segmentazione, audience e trigger

Il punto di partenza della Marketing Automation è sempre lo stesso: la segmentazione.

Per segmentare servono dati. E quei dati devono stare nel CRM.

Piattaforme come le CDP (ad esempio Salesforce Data Cloud) permettono di:

  • filtrare i dati
  • creare audience
  • farlo senza query complesse

Dati socio-demografici e dati comportamentali vengono poi passati alla Marketing Automation.

Attivazione: campagne, flussi e percorsi dinamici

La Marketing Automation attiva i dati attraverso:

  • email
  • SMS
  • WhatsApp
  • advertising
  • campagne ricorrenti

I percorsi cambiano in base al comportamento:

  • click o non click
  • visita o non visita

Ogni azione genera nuove informazioni. E queste informazioni tornano al CRM.

Lead scoring e timing commerciale

Aperture, click, visite, preventivi. Tutto incide sul lead scoring.

Il punteggio aumenta o diminuisce in base all’ingaggio.

In teoria questo dovrebbe permettere di:

  • contattare la persona giusta
  • nel momento giusto

In pratica spesso non accade.

Le aziende diventano reattive:

  • guardano la pipeline solo quando servono soldi
  • dimenticano i clienti esistenti quando acquisiscono nuovi lead

Risultato:

  • opportunità perse
  • chiamate troppo presto o troppo tardi

Il post-vendita: dove si gioca la partita vera

Il CRM non è solo marketing e vendite. È anche customer care.

La vera relazione inizia dopo la vendita.

Onboarding, supporto, NPS, follow-up. Tutte queste automazioni servono a:

  • mantenere la promessa fatta in pre-vendita
  • accompagnare il cliente
  • aumentare la fiducia

Ed è qui che nascono:

  • cross-selling
  • up-selling

Perché un cliente seguito è un cliente che compra ancora.

Fidelizzazione, retention e clienti a rischio

Prima di pensare a nuove automazioni “avanzate”, c’è una priorità: la fidelizzazione.

Bisogna capire:

  • chi sono i clienti inattivi
  • chi sono i clienti a rischio
  • chi stiamo trascurando

Su ogni cluster vanno costruite automazioni e iniziative dedicate.

Perché i workflow CRM sono fondamentali

I workflow servono a:

  • ridurre il carico operativo
  • eliminare attività manuali
  • rendere il CRM uno strumento quotidiano

Un CRM usato bene crea valore:

  • per l’azienda
  • per il cliente

Quando conviene affidarsi a un consulente CRM

Tutto ciò è possibile. Ma non avviene da solo.

Serve:

  • una strategia
  • collaborazione interna
  • monitoraggio delle conversioni
  • focus sull’impatto di business

Spesso serve anche:

  • un investimento della dirigenza
  • un consulente esperto

Una figura che:

  • faciliti il lavoro tra i team
  • conosca lo strumento
  • sappia dire no
  • imposti priorità chiare

Raccomandazioni finali

CRM e Marketing Automation sono due parti dello stesso sistema di crescita.

Quando le automazioni hanno senso di business:

  • generano fatturato
  • creano asset informativi
  • rendono le vendite più affidabili e programmabili

Il CRM diventa un volano di crescita. Non uno specchio delle inefficienze.

E quando tutta l’azienda lavora sugli stessi dati, rema finalmente nella stessa direzione.

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