Giorgio Gnoli – Consulente CRM e Temporary Manager

Allora Giorgio, stavo qui a rivedere il pezzo di prima mentre arriva una notifica di LinkedIn… ah, ecco, questo è proprio il punto. La vita non è mai lineare come un articolo ben strutturato, no? E neanche la differenza tra Growth Manager e CRM è così scontata come sembra.

Comunque, partiamo dal presupposto che mi fanno sempre questa domanda. “Ma alla fine, che differenza c’è?”. E io ogni volta penso… ma davvero non è chiaro? Poi mi fermo e realizzo che no, non lo è per niente.

La Cosa Più Semplice del Mondo (Che Nessuno Capisce)

Ecco il punto: stiamo confrontando una persona con un software. Già questo dovrebbe far suonare qualche campanello, no? È come chiedere la differenza tra un cuoco e un forno a microonde.

Il Growth Manager è quello che alle 2 di notte guarda i numeri e pensa “E se cambiamo questo bottone?”. Il CRM è dove tutti questi dati vivono, respirano e – se sei fortunato – ti dicono qualcosa di utile. Ma senza l’uno, l’altro serve a poco.

È proprio come un pilota di Formula 1 e la sua macchina. Il pilota sa dove andare, quando accelerare, come prendere le curve. La macchina gli dà la potenza, registra i dati, va veloce. Uno senza l’altro? Inutile.

Il CRM: Non Solo un Excel Glorificato

Guarda, ho visto CRM implementati talmente male che erano praticamente rubriche telefoniche costose. E ho visto CRM perfetti usati come archivi di contatti. Quindi prima di tutto, comprendere cos’è un CRM e come può trasformare il tuo business non è un optional.

Il CRM dovrebbe essere come quel collega super organizzato che ricorda tutto. Ogni chiamata, ogni email, ogni volta che un cliente ha fatto quella faccia strana durante una demo. E non solo ricorda – ti dice anche cosa fare dopo.

Quindi sì, raccoglie dati. Ma i dati da soli sono come avere una Ferrari parcheggiata in garage. Bella, costosa, inutile se non sai guidare. È qui che entrano tutti i benefici concreti che un CRM ben implementato porta alla tua attività, ma solo se hai anche la strategia giusta.

Il Growth Manager: L’Ossessionato dei Numeri (In Senso Buono)

Settimana scorsa un cliente mi dice: “Ho assunto un Growth Manager!”. Gli chiedo cosa fa. “Gestisce le campagne Facebook”.

Ecco, no. Quello è un media buyer.

Il vero Growth Manager è quella figura che tutti pensano di essere ma pochi sanno fare davvero. Non è il marketing manager con un titolo figo. È quella persona che vive di ipotesi, test, iterazioni. Se non sta testando qualcosa, probabilmente sta facendo qualcos’altro.

Guarda l’intero funnel – acquisition, activation, retention, revenue, referral. Tutto il pacchetto. E soprattutto, testa. Sempre.

Come Lavorano Insieme (Quando Non Si Ammazzano)

Ok, esempio pratico che ho visto succedere. Cliente aveva un problema: troppi lead che non si convertivano. Il CRM mostrava che il 60% non rispondeva mai alle email di follow-up.

Il Growth Manager fa un’ipotesi: “Forse li contattiamo troppo tardi”. Guarda i dati nel CRM – primo contatto dopo 3 giorni dal download.

Test: contatto entro 30 minuti. Risultato: conversion rate dal 3% al 12%.

Semplice? Sì. Ovvio? Apparentemente no.

La Matrice Pratica: Chi Fa Cosa

Acquisition:

  • Growth Manager: testa canali, messaggi, offerte innovative
  • CRM: cattura lead, pulisce, segmenta automaticamente

Qui è cruciale come il CRM potenzia la segmentazione e personalizzazione commerciale per non sprecare energie su lead sbagliati.

Activation:

  • Growth Manager: progetta onboarding, identifica l’aha-moment
  • CRM: gestisce sequenze email, assegna task al sales

Le strategie di marketing automation integrate nel CRM diventano oro qui – ma solo se prima hai capito cosa funziona manualmente.

Revenue:

  • Growth Manager: ottimizza offerte, prezzi, bundle
  • CRM: traccia opportunità, gestisce pipeline, fa previsioni

L’obiettivo è rendere prevedibile e scalabile la tua pipeline di vendita. Senza questo, stai solo sperando.

Retention/Expansion:

  • Growth Manager: sviluppa meccaniche di riattivazione, strategie up/cross-sell
  • CRM: identifica segmenti a rischio, attiva trigger comportamentali

È qui che trasformare i dati dei clienti in strategie di crescita aziendale fa davvero la differenza.

In realtà, non serve complicare tutto. Bastano pochi automatismi ben messi.

Setup in 14 Giorni (Molto Concreto)

Se dovessi partire da zero:

  • Giorni 1-2: obiettivo singolo (tipo +25% demo prenotate)
  • Giorni 3-4: mappa 3 colli di bottiglia. Non dieci, tre.
  • Giorni 5-6: definisci 2 esperimenti ad alto impatto, basso sforzo
  • Giorni 7-9: configura segmenti, proprietà chiave, 1-2 automazioni
  • Giorni 10-12: lancia esperimenti
  • Giorni 13-14: misura, decidi: scala, modifica o stoppa

Per ispirazione concreta, usa queste 50 user stories concrete per ottimizzare il tuo CRM.

Quando Serve Cosa

Hai domanda ma perdi colpi? Parti dal CRM: processi, deal stage, regole. Come scegliere il CRM più adatto alle tue specifiche esigenze è cruciale qui.

Sei una piccola impresa? Guarda soluzioni CRM specificamente pensate per piccole imprese.

Stai crescendo e ti serve metodo per test rapidi? Qui entra il Growth Manager. Ma prepara il terreno con una guida passo-passo per implementare un CRM nella tua attività.

Opinione personale: prima sistema, poi acceleratore. Altrimenti bruci benzina.

Gli Errori Che Vedo Sempre

Errore numero uno: comprare il CRM e sperare che risolva tutto da solo. Non funziona così.

Errore numero due: assumere un Growth Manager senza dargli strumenti. È come assumere un pilota di F1 e dargli una Panda.

Ieri, per esempio, ho riscritto un playbook su un Post-it perché in azienda nessuno seguiva lo schema nel CRM. Indovina? Il Post-it ha vinto. Poi l’abbiamo messo nel CRM come task ricorrente.

Budget e ROI (La Domanda da Un Milione)

Non puoi discutere per settimane su “quanto conviene”. Fai i conti. Calcolare il ROI preciso del tuo investimento CRM ti dà una base di partenza.

Per il Growth Manager è più complicato, perché il valore si vede nel tempo. Ma se fa bene il suo lavoro, dovrebbe pagarsi da solo in 3-6 mesi.

Conclusione Sincera

Growth Manager e CRM fanno cose diverse. Il primo decide e orchestra, il secondo esegue e memorizza. Insieme funzionano. Separati… meh.

Non è che scegli “o l’uno o l’altro”. Il Growth Manager è il cervello, il CRM sono le braccia e le gambe.

Se vuoi metterli al lavoro sul serio, parti da una chiacchierata strutturata: consulenza CRM specializzata per massimizzare i risultati. Poi si passa ai test. Poi si scala.

Semplice non vuol dire facile, ma è gestibile. E soprattutto, misurabile.