Giorgio Gnoli – Consulente CRM e Temporary Manager

Nome dell'autore: Giorgio

CRM Marketing

Perché il 99% degli Imprenditori Sbaglia Tutto su LinkedIn (E Come Correggere il Tiro)

Due settimane fa ho fatto una call con Matt.Un tipo australiano, rilassato, quasi zen.Eppure, in 24 mesi ha generato 5.000 meeting su LinkedIn. Tutto senza tool di automazione, senza hack, senza contenuti AI. Solo una strategia di lead generation efficace basata sulla fiducia.E fidati: mi ha ribaltato la testa. Il Problema Reale della Lead Generation su LinkedIn Partiamo da qui.Se stai ancora nella fase “posto ogni giorno su LinkedIn e magari un giorno succede qualcosa”, devi rivedere tutto. Matt me l’ha spiegata così: “È come se fossi un bambino che si nasconde nel parco giochi perché ha paura di parlare con gli adulti alla festa.” Crudo. Ma reale. Oggi non basta “esserci”.Oggi la gente parte dall’assunto che sei un fake, finché non dimostri il contrario. Benvenuto nell’era del negative trust. Il 90% dei contenuti LinkedIn sono AI. E si vede. Questa mi ha fatto crollare le spalle:La maggior parte dei contenuti su LinkedIn oggi sono generati da intelligenza artificiale.Testi perfetti, zero autenticità. Risultato?Un sacco di engagement finto. Zero conversioni. Matt mi ha mostrato due esempi reali: Post con 760 like → zero lead Post con 32 like → 4 lead qualificati + 1 call prenotata La differenza? Il primo era intrattenimento. Il secondo risolveva un problema specifico.(Sì, esiste una scienza dietro, e ne parlo anche qui: Come segmentare il mercato con il CRM). Lead Generation = Costruire Fiducia (Non Like) La cosa che ho capito tardi: lead generation su LinkedIn non significa vendere, ma costruire fiducia. Matt la costruisce su due pilastri: Familiarità (stessi problemi, città, interessi) Valore reale (contenuti che aiutano, non motivazionali da due righe) Sbagliare tempismo significa bruciarsi.Serve un sistema per capire chi è pronto ad acquistare e quando. Tipo questo sistema CRM low cost. La Strategia LinkedIn di Matt: 3 Passaggi Chiave 1. Smetti di consumare contenuti passivi Ogni video che guardi ti dà l’illusione di essere produttivo.Ma in realtà? Non fai niente.(Il cervello ti frega.) 2. 30 minuti di contenuti, poi conversazioni Pubblica contenuti, ma solo per aprire conversazioni via DM.Se non mandi almeno 50 messaggi a settimana, non stai facendo business.Stai solo giocando a fare l’influencer. 3. Traccia tutto Matt ha 128 lead magnet diversi. Traccia ogni like, commento, opt-in. E qui entra in gioco un sistema CRM intelligente.Tipo questo: Calcolatore ROI CRM Soft Skill > Hard Skill: la verità che non ti aspetti Matt assume solo persone con alta intelligenza emotiva.Perché chi ha empatia, converte meglio. Io? A volte penso: “Questa conversazione è interessante?”Lui pensa: “Come posso aiutare questa persona?” Chi vince? Facile. Anche nel CRM serve questo approccio umano: CRM come strategia di crescita Il Personal Brand È L’Unico Moat Rimasto I numeri di Matt: Il 97% del tuo pubblico non è pronto a comprare oggi Il 3% sì Il tuo lavoro? Portare persone da 97 a 3 Con contenuti strategici. Con conversazioni. Con fiducia.Non con caroselli da 10 like. Serve un CRM che segua ogni interazione.Qui spiego come implementarne uno in azienda. La Parte che Nessuno Ti Spiega: il tuo Sistema Nervoso Matt mi ha spiazzato qui:Se vivi sempre in modalità “fuga o lotta”, non riesci a pensare strategicamente. Serve rallentare.Entrare in modalità “parasimpatico”.Matt corre. Io cammino.Tu? Non lo so, ma trovalo. Nel dubbio, ecco un tool utile per vedere il ROI delle tue azioni Piano Operativo per la tua Strategia LinkedIn Settimana 1: smetti di guardare contenuti educativi inutiliSettimana 2: crea 5 post con CTA e lead magnetSettimana 3: DM a 10 persone al giorno (no vendita, solo conversazione)Settimana 4: analizza chi ha risposto, chi ha scaricato, chi è pronto Per approfondire: Trend CRM 2025 Trust Building: ROI Reale, Non Filosofia La fiducia è tracciabile.Ogni touchpoint ha un valore.Ogni relazione costruita nel tempo porta risultati. Per questo ho creato un calcolatore ROI CRM completo.Non è magia. È strategia data-driven. Il 99% Non Lo Farà. Tu? La maggior parte delle persone continuerà a postare contenuti inutili.Aspetteranno che “qualcosa succeda”.Ma tu sei diverso, giusto? Sai che il business si fa con conversazioni vere Sai che la fiducia converte più dei funnel Sai che i dati contano più dei like Quindi la domanda è: Sei pronto a fare il lavoro che gli altri evitano? Risorse Gratuite per Iniziare 🔹 LinkedIn Bible – Guida completa🔹 Quiz CRM – Scopri il CRM giusto per te🔹 Lead Generation Done For You – Servizio completo🔹 La Strategia del CRM – Guida per imprenditori Ultima Cosa (Seria) Matt mi ha lasciato con questa frase: “Il personal brand è l’unico moat rimasto. L’intelligenza artificiale farà tutto. Ma non potrà mai farti fidare di un algoritmo.” Costruisci la tua fiducia.Ora.Non fra 5 anni. Vuoi parlarne con me? Scrivimi da qui.Oppure dai un’occhiata ai miei side projects se vuoi vedere cosa combino fuori dalle consulenze. Fammi sapere se vuoi il file PDF riutilizzabile o un mini template per Notion.(Se sei uno di quelli tosti che legge fino in fondo, ti meriti anche un caffè virtuale ☕)

CRM, CRM Marketing

I 10 trend CRM e intelligenza artificiale per il 2025

I 10 trend CRM e intelligenza artificiale per il 2025 Nel 2025 il mondo del CRM e dell’intelligenza artificiale è in piena rivoluzione.Quelle robe che sembravano roba da serie tv, ora sono reali.Le aziende… in realtà si stanno mettendo l’AI dentro al CRM (davvero), per interagire con i clienti, personalizzare tutto, e snellire i processi.È roba che, se funziona davvero, ti fa sembrare un mago.In questo articolo parliamo dei 10 trend emergenti che, credimi, faranno da fil rouge tra CRM e AI nei prossimi anni. Ecco il punto La miscela tra CRM e AI sta aprendo opportunità che fino a poco tempo fa erano fantascienza.Tipo… quanto è figo avere un sistema che ti dice chi vuole comprare ancora prima che lo sappia?O avere un assistente che risponde ai clienti anche mentre dormi?Sì, è il futuro, e il futuro è già qui. I 10 trend chiave (solo un’anteprima… poi entriamo nel dettaglio) CRM predittivo potenziato dall’AI: machine learning che analizza montagne di dati per anticiparti i clienti. Chatbot/assistenti 24/7: risposte contestuali sempre, senza pausa caffè. Integrazione omnicanale intelligente: social, email, app… tutto parla tra loro. Analisi del sentiment in tempo reale: senti cosa dice la gente e puoi agire subito. Personalizzazione iper-segmentata: offerte su misura per micro-gruppi, converti di più. CRM mobile interattivo: gestisci clienti ovunque, anche sotto l’ombrellone. AI conversazionale (NLP/vocale): parli e il CRM capisce, con linguaggio umano. Predizione del churn + retention: ti salva i clienti prima che lo abbandonino. Automazione flussi via AI: addio noiosi task manuali, occhiolibere! Sicurezza e compliance AI-driven: protegge dati e privacy senza dolore. Cosa significa per le aziende? Prendi chi usa già questa roba.Ottimizzano i processi, migliorano il rapporto con i clienti, e finiscono primi nella partita.CRM non è più solo un tool: è un asset centrale.Con l’efficienza e la personalizzazione che ti regala, il CRM + AI diventa la base per innovare e crescere.Tipo: prendo una volpe per evitare di correre dietro ogni cliente. Capito? Digressione personale Quando ho letto queste previsioni ho pensato: “Wow, ma siamo pronti davvero?”.Sì, tutti parlano di AI e CRM, ma… ti serve un metodo, non solo tecnologia.Tu ci pensi spesso? Che se implementi AI dentro un CRM che non funziona, rischi di peggiorare la confusione.Io lo dico sempre, prima la strategia, poi il tool. Tipo mettere il motore su un’auto senza ruote — non funziona.Se vuoi, ti faccio vedere come si parte dal metodo (anche con Notion come CRM, roba soft ma vincente stra consigliata) → te lo metto qui: usare Notion come CRM. In pratica Abbiamo buttato lì i trend.Ne parleremo uno a uno, con numeri veri (fidati, non invenzioni mie).Ti racconto dati, esperienze, casi reali e ti lascio aperti i “bottoni” per tenerti su: che succede se…?Sì, facciamo un mini trailer per tenerti incollato. Ma prima, dimmi: già ti viene voglia di commentare?Giorgio Gnoli legge ogni commento, pure quello pazzo.Io intanto mi preparo, e tu resta qui che ti racconto tutto nel prossimo pezzo. Link rapidi per il tuo cervello che già salta ovunque Se non hai ancora capito cos’è un CRM davvero, leggi cos’è il CRM. Vuoi un confronto concreto tra CRM e autopubblicità? Dai un’occhiata a growth‑manager vs CRM. E se ti interessa quanto costa un CRM manager (perché alla fine serve qualcuno che lo segua), ti serve questo: quanto costa un CRM manager.

CRM

Come scegliere il CRM perfetto nel 2025 guida essenziale

Come scegliere il CRM perfetto nel 2025 Scegliere un CRM nel 2025 non è proprio una passeggiata. Non basta scrivere “miglior CRM” su Google e cliccare sul primo che esce. Cioè, puoi farlo… ma poi non sorprenderti se ti ritrovi con un coso che sembra un database glorificato più che un aiuto reale. Io la penso così: un CRM non è software, è quasi un socio silenzioso che ti ricorda chi seguire, chi rischi di perdere e come far girare meglio le vendite. E con l’intelligenza artificiale che ormai trovi ovunque, diventa pure capace di consigliarti le mosse giuste. Ma cosa ti serve davvero? La parte noiosa (ma indispensabile) è questa: capire di cosa hai bisogno tu. Non “il mercato”, non i trend, ma tu. Sei una piccola attività che vuole solo ordine nei contatti? Allora basta un sistema semplice, magari un CRM low-cost. Vuoi crescere? Allora serve un software scalabile, che non collassi appena aumentano i lead. Io, ad esempio, non potrei mai lavorare con un sistema rigido. Se il mio CRM non si integra con altre cose (tipo automazioni, email marketing o marketing automation), diventa solo una perdita di tempo. CRM e nuove tecnologie: hype o realtà? Nel 2025 chiunque parli di CRM ti dirà “c’è l’intelligenza artificiale”. Ok, figo. Previsioni di vendita, segmentazioni automatiche, suggerimenti in tempo reale… ma la verità è che non basta il bollino “AI” per rendere un software utile. Sai cosa conta? L’usabilità.Un CRM complicato non lo userà nessuno. Punto. Il trucco è farlo testare al team: se già al primo click qualcuno sbuffa, lascia perdere. Non vuoi ritrovarti con un CRM che finisce a fare la fine dell’abbonamento in palestra: lo paghi, ma resta lì. Vuoi un esempio concreto? Guarda come un CRM rende la pipeline prevedibile e scalabile in questo articolo. Le domande che nessuno fa (ma che cambiano tutto) Quando scegli un CRM nel 2025, prova a porti domande molto terra-terra: Quante persone devono usarlo subito? Quanto ti costa formare il team? Lo vuoi per davvero, o solo per dire “abbiamo il CRM”? Perché, spoiler: non è solo questione di abbonamento. C’è il costo del tempo e delle persone. E se vuoi farti un’idea realistica, guarda anche quanto costa un CRM manager. La mia opinione sincera Il CRM perfetto non esiste. Esiste il CRM che ti serve adesso, e che non ti costringe a ricominciare da zero tra un anno. Magari oggi vuoi solo raccogliere lead. Domani ti servirà fare campagne complesse. Dopodomani avrai bisogno di collegarlo al tuo e-commerce. Quindi scegli una piattaforma che non ti chiuda strade. Se vuoi un approccio più pratico (e meno filosofico del mio), ti consiglio questa guida completa al CRM. E quindi, come si fa? In pratica: non farti fregare dalle demo super patinate.Chiediti solo: questo CRM mi fa risparmiare tempo o me ne fa perdere?Se la risposta è la prima, probabilmente hai trovato quello giusto. E già che ci sei, divertiti a testare il calcolatore ROI CRM. Non è perfetto, ma almeno ti dà un numero su cui ragionare prima di firmare l’ennesimo contratto annuale.

CRM Marketing

Salesforce Marketing Cloud ExactTarget panoramica per Studio Builder

Cos’è Salesforce Marketing Cloud (ExactTarget)? Una panoramica pratica per chi lavora con gli Studio Salesforce Marketing Cloud (magari lo ricordi col nome ExactTarget) è una piattaforma che raccoglie un po’ tutto quello che serve per fare marketing digitale serio. Email, SMS, landing page, notifiche push… insomma, se devi parlare ai tuoi clienti su più canali, qui trovi gli strumenti per farlo. La logica è semplice: se hai già un CRM che funziona (magari prima dai un occhio a cos’è un CRM), Marketing Cloud diventa il “moltiplicatore”. Usa i dati che hai per creare messaggi molto più personalizzati e, soprattutto, utili per chi li riceve. Gli Studio Builder, in poche parole Dentro Marketing Cloud ci sono diversi “ambienti di lavoro”, gli Studio Builder. Ognuno con un compito preciso: Content Builder → dove costruisci email, SMS e landing page. Tutto drag-and-drop, con blocchi riutilizzabili. Automation Studio → qui imposti i flussi automatici, quelli che partono quando un utente fa una determinata azione. Journey Builder → lo strumento che ti permette di creare percorsi cliente passo dopo passo, adattando i contenuti in base al comportamento. Sono questi i moduli che trasformano una strategia in qualcosa di concreto, senza dover scrivere codice. Perché vale la pena I vantaggi sono piuttosto chiari: risparmi tempo, perché costruire campagne diventa più rapido puoi personalizzare davvero, non invii la solita “newsletter generica” migliori le performance, grazie a una segmentazione più precisa E tutto questo lo gestisci con un’interfaccia abbastanza intuitiva. Se vuoi capire meglio quanto il CRM incida in questa logica, ti può tornare utile la guida completa al CRM. Un appunto su ExactTarget Prima di diventare Marketing Cloud, la piattaforma si chiamava ExactTarget. La sua forza era già allora la capacità di usare i dati in modo intelligente: non solo “chi ha aperto una mail”, ma anche comportamenti, preferenze, cronologia. Questo approccio è rimasto il cuore di Marketing Cloud. In chiusura Salesforce Marketing Cloud e gli Studio Builder sono pensati per chi deve creare contenuti e flussi senza perdere tempo in complicazioni tecniche. È un mix equilibrato: strumenti potenti ma accessibili, che ti permettono di lavorare meglio e ottenere risultati più concreti. Se vuoi andare oltre la teoria, dai un’occhiata anche alla mia guida su Salesforce Flow o all’articolo su Salesforce Marketing Cloud e growth marketing.

Man using computer laptop software with graphs and charts showing sales data. CRM Customer
CRM

Salesforce Flow: la guida definitiva all’automazione CRM senza codice

Salesforce Flow: la guida definitiva all’automazione CRM senza codice Meta description (consigliata):Scopri come usare i Salesforce Flow per automatizzare processi aziendali senza scrivere codice. Guida completa con esempi, funzionalità e best practice per CRM scalabili. Introduzione: perché i Salesforce Flow sono fondamentali Se ancora non stai usando i Flow di Salesforce, probabilmente ti stai perdendo lo strumento più potente che hai a disposizione per il tuo CRM. I Flow permettono di automatizzare processi complessi senza scrivere codice, offrendo la flessibilità di uno sviluppatore Apex ma in modalità no-code. In altre parole, ti danno superpoteri da admin Salesforce. Cosa sono i Flow di Salesforce? In parole semplici, i Salesforce Flow sono processi automatizzati che gestiscono logiche aziendali, aggiornano dati e guidano l’utente attraverso schermate interattive. Con i Flow puoi: eseguire aggiornamenti di massa su record non correlati, creare logiche complesse per la conversione delle opportunità, automatizzare attività ripetitive risparmiando tempo e risorse. Ogni nuova release Salesforce amplia le funzionalità dei Flow, rendendoli sempre più centrali nella gestione di un CRM moderno. I tre building block fondamentali dei Flow Ogni Flow si basa su tre componenti principali: 1. Elementi Sono i blocchi logici sulla tela: decisioni, assegnazioni, loop, ma anche azioni sui dati (creare, aggiornare o eliminare record). 2. Connettori Definiscono il percorso tra un elemento e l’altro. In modalità Auto-Layout Salesforce allinea automaticamente la logica, semplificando la gestione visiva. 3. Risorse Variabili e oggetti usati all’interno del Flow. Possono essere: Variabili (testo, numeri, record, date, picklist…) Collezioni (gruppi di variabili elaborate insieme) Costanti (valori statici riutilizzabili) Formule (valori calcolati dinamicamente) Scelte (opzioni mostrate agli utenti in uno Screen Flow). Le funzionalità chiave della Toolbox Sul lato sinistro della tela dei Flow trovi la Toolbox, con tutti gli strumenti disponibili. Gli elementi principali si dividono in: Interazione: Screen, Action, Subflow Logica: Decisioni, Assegnazioni, Trasformazioni, Filtri, Loop Dati: Creazione, aggiornamento, lettura o eliminazione record Con questi copri circa il 90% dei casi d’uso tipici in un CRM. Come si attiva un Flow in Salesforce Un Flow può essere eseguito in diversi modi, a seconda del contesto: Screen Flow: attivati da un pulsante o azione, mostrano schermate agli utenti. Flow pianificati: avviati in base a una pianificazione ricorrente. Autolaunched Flow: richiamati da Apex o da un altro Flow. Flow Trigger su record: avviati automaticamente quando un record viene creato, aggiornato o eliminato. Flow Trigger su Platform Event: eseguiti al verificarsi di eventi di piattaforma. Flow vs altri strumenti di automazione CRM I Flow non sono sempre la scelta giusta. Alcuni esempi: Per form semplici → meglio usare le Quick Action Per integrazioni complesse → l’Apex rimane insostituibile Per automazioni complesse e scalabili → i Flow sono lo strumento più flessibile Best practice: usare i Flow in modo scalabile Con grande potere arrivano grandi responsabilità: per non ritrovarti con Flow ingestibili, segui queste regole: Mantieni la logica modulare e riutilizzabile (usa Subflow). Documenta i Flow e assegna nomi chiari a variabili e risorse. Monitora le performance con debug e log. Aggiorna regolarmente i Flow in base alle release Salesforce. Conclusione: perché padroneggiare i Salesforce Flow I Flow di Salesforce sono lo strumento definitivo per ogni admin e consulente CRM che voglia portare valore rapidamente senza dover scrivere codice. Se gestisci un CRM per piccole imprese, i Flow possono essere il fattore decisivo tra un sistema che “funziona” e uno che spinge davvero il business in avanti. 👉 Vuoi capire come applicare i Flow al tuo caso specifico? Prenota una sessione strategica gratuita: parliamo del tuo CRM, zero fuffa. Vuoi capire come applicare queste strategie al tuo CRM? Prenota una sessione strategica gratuita – parliamo del tuo caso specifico, zero fuffa. Come Chiamare un Flow in Salesforce Per “chiamare” un Flow significa che succede qualcosa che attiva l’esecuzione del Flow. I tipi principali includono: Screen Flow: chiamati tramite un pulsante o azione, appaiono come schermata all’utente Flow Pianificati: vengono eseguiti automaticamente con una pianificazione ricorrente Flow Autolaunched: chiamati tramite Apex o un altro Flow Flow Trigger su Record: iniziano quando un record viene creato, aggiornato o eliminato Flow Trigger su Platform Event: chiamati quando viene ricevuto un platform event Questo aspetto della strategia CRM diventa cruciale quando devi automatizzare processi complessi. I Flow Possono Essere il “Tool Definitivo”? Beh, questa è la domanda da un milione di dollari. Pur essendo potenti e flessibili, i Flow non sono sempre lo strumento migliore per ogni scenario di automazione. Per la creazione di form semplici, le Quick Action potrebbero essere più appropriate. Per integrazioni complesse con strumenti esterni, l’Apex potrebbe essere più adatto nonostante le capacità HTTP Callout dei Flow. Però, imparando e adottando i Flow, puoi aiutare il tuo business oltre quello che un admin Salesforce dichiarativo sarebbe stato in grado di fare prima, portando valore più velocemente senza sviluppatori costosi. Comunque, se stai implementando un CRM per piccole imprese, i Flow possono davvero fare la differenza tra un sistema che funziona e uno che spacca. Quello Che Devi Ricordare I Flow di Salesforce sono probabilmente lo strumento più potente che un admin Salesforce ha a disposizione. I casi d’uso sono infiniti, e le capacità crescono con ogni release Salesforce. Ma ecco il punto: con un grande potere derivano grandi responsabilità. Ci sono best practice che devono essere seguite per assicurarti che i tuoi Flow siano a prova di futuro e scalabili. Se stai pensando di diventare un consulente CRM, padroneggiare i Flow è praticamente obbligatorio. Non è più opzionale. Comunque, se vuoi contenuti così ma più approfonditi, con casi studio reali e una community che spacca, entra in Growth Express. Non è la solita community noiosa, promesso. Questo articolo fa parte della serie dedicata all’ottimizzazione dei CRM e all’automazione dei processi aziendali. Se vuoi approfondire come i Flow si integrano nella tua strategia complessiva, dai un’occhiata agli altri contenuti sulla guida completa al CRM.

Torna in alto