I consigli sulla produttività creano più dipendenza della cioccolata. Anche a Pasqua.

Il nostro cervello si illumina al pensiero di più tempo e della libertà economica.
Ma raramente vedo qualcuno parlare dei lati negativi.

Leggo di growth mindset, di performance, da quasi 10 anni e ho testato davvero tutte le strategie possibili per aumentare le metriche, i famosi KPI.

Ecco la dura verità che nessuno racconta.

I grandi esperti “rain-maker” dimenticano questo punto cruciale

Le strategie di solito ci vengono vendute dal venditore del corso, dal coach, o dal guru di turno come la soluzione a tutti i nostri problemi.

“Esegui solo questi quattro passaggi di produttività e avrai successo.”

Questo consiglio standardizzato perde la cosa più importante sulla vita:

le sfumature.

La vita è fatta di sfumature. 
Ciò che funziona per te in una stagione non funziona in un’altra per me.

Ad esempio, prima che nascesse Leonardo l’anno scorso vivevo d’estate. 

La vita era bella. Avevo abbastanza soldi per campare e molto tempo libero. 

Mia moglie ed io potevamo andare a fare aperitivi, viaggi, etc.

Poi è nato Leo. È stato fantastico. 
Ha colorato il periodo della pandemia come mai mi sarei aspettato.

Ma la vita si è fatta dura.

Anna ha dovuto cambiare studio e sono iniziate delle sfide esorbitanti per me: avevo il doppio lavoro e mi sono ritrovato a dover gestire tante cose nuove tutte insieme. 

Mi sono ritrovato in pieno inverno.

I semplici trucchi per la produttività non funzionavano più per me a quel punto. L’unica strategia che funzionava era fare il minor numero di errori possibile mentre spegnevo tutte le emergenze della mia vita e cercavo di ritrovare la normalità.

La bugia che i guru della produttività non vogliono che tu sappia è che niente dura per sempre.

Prova a fare docce fredde alle 4 del mattino quando il tuo bambino piange tutta la notte e hai dormito meno di 30 secondi. 

Lato oscuro #1 – Ansia nascosta che persiste

“Portare i numeri” è semplicemente fantastico.

Ma può anche portare all’ansia. 
Nel mio caso, non vedo l’ansia come una cosa negativa. 

Mi aiuta a mantenermi motivato e a focalizzare la mia attenzione.

Come dice Andrew Wilkinson , “La maggior parte delle persone di successo è solo un disturbo d’ansia ambulante sfruttato per la produttività”.

C’è sicuramente del vero in questo. 

Ma per alcuni, l’ansia può diventare paralizzante. Invece di essere utile, può indurli ad avere pensieri oscuri e fermare i loro progressi. Ad esempio a me succede quando devo scrivere su Linkedin.

Lato oscuro #2 – Relazioni umane transazionali

Quando cerchi di ottimizzare il tuo tempo per raggiungere un obiettivo, è facile dare le persone per scontate.

Oggi dovevo occuparmi di smarcare una commissione, ed ho pingato un mio caro amico solo per chiedergli una info che mi servita.

Infilate tra le parole di urgenza c’erano alcune frasi antipatiche accuratamente posizionate. Ho riletto il messaggio poco dopo e ho pensato “che stronzo!”

Questo è ciò che può farti la produttività. 

Può renderti così concentrato sul tuo obiettivo da dimenticare di essere gentile con gli altri, anche se spesso sono gli altri a rendere possibile l’obiettivo. 

Perché nessuno raggiunge il successo da solo.

Lato oscuro #3 – Vivere sempre per il domani

“Sarò felice quando…”

Questa è una frase che ho sicuramente pensato molte volte e mi vergogno un po’ ad ammetterlo. 

Ma è vero. La ricerca continua della performance ti fa guardare al futuro per cercare la felicità. 

Ti fa pensare che il raggiungimento degli obiettivi sia ciò che conta.

Ma non lo è. Il processo che attraversi per raggiungere l’obiettivo dovrebbe essere la vera vittoria

Perché se non puoi essere felice in questo momento, probabilmente non sarai felice una volta raggiunto il grande obiettivo.

La produttività non risolve tutto. La gioia di godersi il viaggio lo fa.

Domani potresti essere morto. È troppo facile dimenticarlo.

Lato oscuro #4 – L’ossessione di ottimizzare ogni minuto

Mi sento sempre in colpa per la mia mancanza di produttività.

Se non sto lavorando a qualche presentazione o al business di Anna, sento che potrebbe andare storto qualcosa. Sento il rischio di fare qualche passo indietro e trovarci in difficoltà.

La verità è che non è la realtà. Anna ha tanti pazienti. Io sono abbastanza bravo in quello che faccio. 

La necessità di crescere crea dipendenza.

C’è sempre un’app migliore per prendere appunti. Ci sono sempre più opportunità da andare a cogliere, cose da imparare e problemi da risolvere. 

La mia nuova casa potrebbe sempre essere più grande. La macchina più nuova, la vacanza più costosa.

Quando è abbastanza?

Va bene prendersi del tempo libero per essere improduttivi. 

I giorni in cui non lavoro sono i giorni in cui ho la maggior quantità di intuizioni. 

Qualche anno fa, quando ho lavorato alcune settimane di 7 giorni di fila, al settimo giorno mi sentivo come se tutte le mie cellule cerebrali fossero morte.

Riuscivo a malapena a pensare. Mi sentivo stupido.

Il progresso avviene quando non siamo produttivi. Questo è il lato oscuro della produttività che molti di noi dimenticano.

Lato oscuro #5 – Distrazione da ciò che conta davvero

Abbiamo tutti alcuni grandi obiettivi importanti. Per qualcuno ballano anche decine di migliaia di euro in base a questi obiettivi.

Ovviamente nessuno ci regala il denaro e spesso i grandi obiettivi possono essere difficili da raggiungere.

Tra l’altro non ci rendiamo spesso conto dell’impatto che queste “priorità” possono avere sulle nostre vite. 

Secondo me ci sono due ordini di problemi in questo senso:

  1. Scegliamo compiti facili e semplici che possiamo svolgere nel sonno per sentire il massimo della produttività. Il problema è che ci fa sentire peggio alla fine della giornata..
  2. Scegliamo obiettivi di merda, non dando il giusto peso alla nostra famiglia, alle nostre relazioni, al nostro benessere.

Essere produttivi è una droga. Concentrarsi sull’obiettivo giusto è l’antidoto.

Lato oscuro #6 – Mancanza di consapevolezza del momento presente

Questo obiettivo è diverso dal numero 3: il fatto di vivere sempre il domani è diverso dalla scarsa consapevolezza del presente.

Diventiamo così concentrati sulla risoluzione dei nostri problemi quotidian, che ci dimentichiamo di vivere. Questo si presenta talvolta anche nella vita familiare.

Mia moglie noterà che sono nella stanza con Leonardo, ma non sono lì con lo spirito. 
Sono coinvolto in un problema di lavoro o ho a che fare con l’ultimo articolo sull’AI da cui potrei prendere qualche spunto.

Se non sei presente, sei davvero vivo? 

Lato oscuro #7 – Riporre aspettative irrealistiche sugli altri

Sono più produttivo della maggior parte delle persone… e non lo dico per vantarmi.

Sono un cavallo di battaglia che fa spesso da solo le cose. Il lato oscuro di ciò è che ripongo inconsciamente quelle aspettative sugli altri.

Mi aspetto che lavorino le stesse ore o si preoccupino tanto dei loro compiti auto-assegnati quanto me. E non è sempre salutare. La vita non è una competizione tra chi riesce a fare di più.

Vale la pena ricordarselo ogni giorno. 
Alcuni hanno priorità diverse e la produttività potrebbe non essere una di queste. 
Potrebbero solo cercare di campare alla giornata.

Lato oscuro #8 – Il “sanguinamento della produttività” può diventare una cosa reale

Ho scoperto che l’emorragia della produttività può facilmente verificarsi quando altre parti della vita familiare ne vengono influenzate.

Ad esempio, posso programmare una vacanza con la mia famiglia e ritrovarmi ad applicare inconsciamente dei trucchi per la produttività. Per trarre “il massimo” da quell’esperienza.

Controllerò l’ora per assicurarmi che siamo in orario. 
Sovraccaricherò il programma con troppe attività in modo che la vacanza sembri lavoro (non gioco).
Quello che succede è che la vacanza finisce per trasformarsi in un incubo. 
Tutti sono più stressati dopo le vacanze rispetto a prima. Io più di tutti.

La soluzione è essere ” produttività consapevole”. 
Gli hack di produttività non dovrebbero essere applicati a ogni parte della vita. 
Altrimenti tutto quello che diventi è un ticker di casella.

Lato oscuro #9 – L’invidia per la performance

Molti dei miei clienti o conoscenti hanno attività di successo.

Mi ritrovo in alcuni giorni a diventare invidioso della loro capacità di gestire la cosa.

Fanno corsi, soldi, carriera. Passano ore in riunioni produttive che li catapultano verso i livelli apicali. 

Qualcuno usa ChatGPT dopo averlo prontamente addestrato.
Io faccio tutto da solo il mio lavoro come una bestia da soma, perché ho paura a delegare e non sono mai felice di quello che ricevo.

La performance degli altri sembra sempre migliore della tua. 

La verità è che tutti stanno combattendo una battaglia di cui probabilmente non sai nulla.

Hanno anche dei problemi. Sono solo diversi da quello che potresti aspettarti. 
Ecco perché forse articoli come questo potrebbero essere utili.

Morale TL/TR

La ricerca della performance non deve essere negativa.
Così come non è negativo in assoluto il metodo per raggiungerla.

  • Non c’è una cosa che va bene per tutti
  • Ho esposto le mie fragilità a mia moglie senza vergogna e sono felice di averlo fatto
  • Gli eroi non hanno un buon odore
  • Anche la performance più bella si porta dietro un sacco di sacrifici
  • Non distogliere l’attenzione da ciò che è importante
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